PALAZZO CORSINI

Palazzo Corsini sull’Arno, proprietà del Granduca Ferdinando II, fu acquistato da Maria Maddalena Machiavelli, consorte del marchese Filippo Corsini, nel 1649.

Il Palazzo che inizialmente era un “Casino” (così chiamato perché era una piccola casa circondata da un grande giardino che giungeva sino alla riva dell’Arno) apparteneva alla famiglia Ardinghelli, poi passò ai Medici ed infine alla famiglia Corsini.

La dimora è un edificio di stile tardo barocco e ciò è visibile, in tutto il suo insieme, dai tetti dove si stagliano statue in pietra e vasi a cratere antico, che impreziosiscono l’originale vuoto della parte centrale della facciata.

I due artefici di Palazzo Corsini furono: Bartolomeo (1622-1685), figlio di Filippo a Maria Maddalena Macchiavelli, e Filippo figlio di Bartolomeo (1647-1705). Per la costruzione del Palazzo furono necessari 50 anni di ininterrotti lavori.

La decorazione del Palazzo compiuta dal 1692 al 1700, rivela in tutta la sua bellezza, uno dei momenti più felici e intensi della pittura fiorentina. Tra i pittori che i Corsini incaricarono per decorare l’appartamento nobile del primo piano dove sono situati la Galleria Aurora, il Salone, la sala da Ballo ed altre sale, spiccano i nomi di Anton Domenico GabbianiAlessandro GherardiniPier Dandini.

È proprio in questa splendida cornice di Sale, uniche per invenzioni e caratteristiche architettoniche in Firenze, che viene ospitata ogni due anni la Mostra Biennale Internazionale dell’Antiquariato.